La testa a posto
Questo progetto è definibile come un esercizio di stile. L’obiettivo era semplicemente sperimentare le mie abilità fotografiche e di utilizzo di Photoshop.
Per la realizzazione di questo montaggio è stato necessario allestire uno scenario fotografico utilizzando un classico fondale bianco (limbo). Sono stati utilizzati due speed-light e un pannello diffusore. Gli scatti necessari erano i tre che si possono vedere di seguito: uno in posizione corretta e con le mani posizionate per poter afferrare un oggetto, uno in cui effettivamente prendevo la testa in mano e uno finale in cui veniva ripresa la camicia senza essere indossata.
Lo scatto in studio è stato essenziale per avere a disposizione la stessa luce e le stesse inquadrature in modo da rendere più semplice e credibile il montaggio.




Montaggio
Il processo di fusione delle immagini è fondamentalmente semplice: è stato sufficiente posizionare correttamente gli scatti e mascherare le zone interessate. Sono stati necessarie poche altre correzioni come la rotazione di un braccio e la regolazione delle ombre sul corpo.
Alla fine è stata eseguita una stilizzazione utile anche a mascherare i pochi artefatti rimanenti (un processo analogo a quello che avviene nelle produzioni cinematografiche). Nello specifico, a parte le correzioni cromatiche, è stato eseguito un leggere dodge & burn ed è stata aggiunta la grana.
La finalità ultima era la pubblicazione sui social, pertanto lo scatto è stato mantenuto con i margini necessari ai vari adattamenti ai formati richiesti.